Distanziamento, mascherine ma soprattutto igiene delle mani.

Come scegliere il porta dispenser giusto per offrire ai tuoi utenti la corretta dose di gel igienizzante in tutta sicurezza?

 

“Dobbiamo imparare a convivere con il virus” questo è il mantra degli ultimi tempi e in attesa del sospirato vaccino, scuole, uffici, negozi, ristoranti e trasporti si sono dotati dei dispositivi necessari all’accoglienza del pubblico. Le attività rimaste aperte durante il lockdown hanno subito provveduto a proteggere i propri collaboratori con barriere in plexiglass e mascherine.

Per gli utenti, invece, obbligo di mascherina e adesivi segnaletici da pavimento per indicare la distanza corretta da rispettare davanti alle casse o in fila allo sportello. Per un breve periodo, in alcuni casi è stato istituito addirittura l’obbligo dei guanti, in realtà controproducenti sia per i costi ambientali che per l’assoluta inutilità se non adeguatamente sostituiti ad ogni operazione.

Molto più efficace dei guanti, in mancanza della possibilità di lavarsi le mani, è il gel igienizzante. Non va dimenticato, infatti, che il virus non “viaggia” da solo e che per infettarci dobbiamo portarlo a contatto con le vie respiratorie. Da qui l’indicazione molto semplice eppure sempre efficace: non toccare occhi, naso, bocca prima di aver lavato le mani.


igiene mani guida per un corretto lavaggio

 


Gel Mani, ma igienizzante o disinfettante?

Lavarsi le mani spesso è l’abitudine migliore, ma quando non è possibile è necessario il gel igienizzante.

Per non cadere nelle trappole del marketing, diventato ormai molto aggressivo in questo ambito, è bene, prima di tutto, specificare la differenza nella normativa italiana tra azione igienizzante e azione disinfettante. Igienizzare significa pulire a fondo una superficie, rimuovendo i batteri e le sostanze nocive. Disinfettare significa eliminare i batteri nocivi al 99.99%.

I disinfettanti sono presidi medico chirurgici; mentre gli igienizzanti possono essere cosmetici. Sono cosmetici quei prodotti che hanno come scopo principale proteggere e mantenere in buono stato la pelle e come funzione secondaria un effetto antibatterici (DECRETO MINISTERIALE 7 luglio 1997, n. 274 “Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82). L’amuchina, ad esempio è un presidio medico-chirugico.

Le sostanze igienizzanti sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma non sono considerate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici.

Oltre alla nota Amuchina, altri gel mani ritenuti efficaci dai test di Altroconsumo sono ad esempio:

Una volta scelto il gel da offrire ai nostri utenti e collaboratori, dobbiamo decidere come renderlo fruibile: meglio un porta dispenser o un dosatore automatico?


Colonnina Porta Dispenser o Dosatori Automatici?

Come sempre, non c’è una risposta giusta per tutti. Ci sono alcune considerazioni da fare per poter orientarsi nella scelta del porta dispenser più adatto alle proprie esigenze. Proviamo a riassumere i pro e i contro delle due tipologie di erogatori. In entrambi i casi, sono ormai disponibili sia i modelli a colonna che da muro, in questo caso il criterio di scelta si basa sullo spazio a disposizione o preferenze estetiche. Ci concentreremo quindi sulla differenza principale tra erogatori manuali e automatici.

Porta Dispenser (a colonna o da muro)

Erogatori automatici (a colonna o da muro)

 

Adesso hai tutte le informazioni per scegliere il porta dispenser più adatto a te.